Legge Regionale 26/1991: rimborso spese di viaggio e spese di soggiorno per gli accompagnatori
La seconda “chiacchierata” sulla corretta interpretazione degli articoli della Legge Regionale 26/1991, relativa ai ricoveri extra regione, tratterà un argomento abbastanza ostico che ha portato a diversi contenziosi, vinti dagli utenti ed altri ancora in corso di giudizio.
Parleremo cioè, della decisione di un Direttore di un servizio regionale competente, che nel 2015 ha emanato una circolare in cui si affermava che: “NEL CASO IN CUI LA ASL, PER PARTICOLARI AFFEZIONI DEL PAZIENTE, AUTORIZZA IN VIA ECCEZIONALE, LA PRESENZA DI PIÙ ACCOMPAGNATORI (ART. 9 comma 4) AD ENTRAMBI SPETTA IL RIMBORSO DELLE SPESE DI VIAGGIO, MENTRE IL CONTRIBUTO PER LE SPESE DI SOGGIORNO È PREVISTO SOLO PER IL PRIMO ACCOMPAGNATORE”. E si va anche oltre precisando che questa circolare “VIENE FATTA CON L’INTENTO DI GARANTIRE OMOGENEITÀ DI TRATTAMENTO TRA LE DIVERSE ASL”. Peccato che le stesse ASL, fino a quel momento, seguissero esattamente le direttive di legge, concedendo la diaria anche al secondo accompagnatore. Ma leggiamo l’Art.9 comma 4 della Legge che così recita: ” IN RELAZIONE ALLA PARTICOLARE AFFEZIONE DEL PAZIENTE L’ UNITÀ SANITARIA LOCALE PUÒ AUTORIZZARE IN VIA ECCEZIONALE LA PRESENZA DI PIÙ ACCOMPAGNATORI”, la legge non dice altro!
Due domande vengono spontanee, la prima: ci può essere disparità di trattamento tra accompagnatori? Tanto meno una disparità immotivata!
Seconda domanda: può un Direttore di un servizio dell’Assessorato disporre su materie regolate dalla Legge? E non si dovrebbe procedere tramite decisioni emanate da una nuova Legge Regionale?
Tutto ciò ha creato profondo disagio nei pazienti e nei caregiver che non hanno trovato altra soluzione che intentare nuove cause, con ben noti lunghissimi tempi di svolgimento, nei confronti delle ASL. Per un breve periodo si è anche provveduto con una decisione molto opportuna, adottata dalla nostra ASL, alla liquidazione di quanto dovuto anche a chi non aveva intentato causa. Ma l’avvicendarsi dei vertici della stessa ASL ha fatto sì che si ricominciasse a negare la diaria al secondo accompagnatore nonostante la “famosa circolare” fosse stata cassata dal Giudice in sede civile. Ad oggi la storia si ripete: ricorsi, contenziosi, pazienti e famiglie in difficoltà, nonostante le pregresse sentenze che comunque in tribunale fanno giurisprudenza, cioè costituiscono un precedente.
NOI LOTTIAMO PERCHÉ EPISODI COME QUESTO NON SI RIPETANO, PERCHÉ LA LEGGE SIA INTERPRETATA IN MODO GIUSTO ED UGUALE IN OGNI AZIENDA SANITARIA, PERCHÉ OGNI CITTADINO VEDA RISPETTATI I PROPRI DIRITTI INDIPENDENTEMENTE DAL LUOGO DOVE VIVE E QUESTO CONTINUEREMO A FARE FINO ALLA SOLUZIONE DI TUTTI I PROBLEMI ALMENO IN QUESTO CAMPO.